25 febbraio 2020

Il lavoro educativo

Quale idea ha un genitore del nostro lavoro di educatrice e di educatore? Come l’educatrice o l’educatore accompagna il bambino o la bambina e, di conseguenza, la sua famiglia in questo percorso di vita condivisa al nido?

Di seguito troverete due interviste fatte a due genitori che hanno iniziato quest’anno la loro prima esperienza al nido; nelle prossime settimane daremo voce ad un’educatrice con parecchi anni di esperienza e  nella terza ed ultima parte cercheremo di raccontare quello che potrebbe essere il punto di vista del bambino e della bambina. Seguiteci...sarà molto interessante!


Le domande proposte ai genitori riguardano l’idea di educatrice e di nido che loro hanno prima e dopo l’esperienza dell’ambientamento, cosa pensano del sostegno da noi offerto e se hanno delle richieste particolari.


Papà di Malia Elisha, 18 mesi 

“Prima della mia esperienza al nido, immaginavo l’educatrice più simile ad una baby-sitter e il nido come un luogo dove portare i bambini al mattino e riprenderli alla sera e dove qualcuno li avrebbe controllati.Passati i primi mesi ho realizzato che il nido, in realtà, è un luogo in cui si educa, dove il bambino impara, socializza, ecc…. tutto sommato è l’inizio della scuola nel senso proprio.Per quanto riguarda il sostegno alla genitorialità, penso che il nido ponga davvero particolare attenzione a questo aspetto; infatti, premettendo che educare un figlio non è facile, un genitore di fronte ad ogni situazione critica cerca delle soluzioni. A volte non basta solo trovarle, ma la maggior parte delle volte ci si pone anche la questione di sapere se la soluzione scelta è quella giusta e questo crea ansia e stress che mette a dura prova la capacità del genitore nell’affrontare in modo efficace la situazione.Il nido e le educatrici, a questo proposito, offrono molte occasioni, tra cui posso citare:L’organizzazione di frequenti colloqui con i genitori durante i quali possono emergere eventuali difficoltà che necessitano di consigli oppure dell’intervento di figure esperte;La creazione di laboratori che coinvolgono i genitori e che si sono rivelati da subito essere degli spazi di socializzazione, di confronto e di condivisione di esperienze; La lettura delle educatrici e degli educatori delle attività giornaliere svolte dai bambini e dalle bambine, che aiuta in un certo senso noi genitori a conoscere l’evoluzione dei propri figli e figlie al nido; E potrei continuare…..Per quanto riguarda le richieste, non ne ho di particolari; è la mia prima esperienza quella di avere una bambina al nido e perciò sto ancora imparando cose bellissime; suggerirei solo di rendere più frequenti i laboratori.”


Mamma di Adele, 20 mesi“

Prima della mia esperienza al nido credo di aver sempre ragionato poco sul ruolo e sulla figura dell’educatrice…forse perché non ho innanzitutto io molti ricordi di quel periodo. Credo di averlo sempre associato solo più alla scuola ed all’insegnamento. Sono arrivata al nido con molto entusiasmo nonostante non sapessi come sarebbe stato per Adele che fino ad allora era sempre stata solo con noi. Già dal primo colloquio ho capito quanto sia importante per le educatrici accoglierci e conoscerci come persone e non solo come “un’altra famiglia”, iniziando a percepire quanto sottovalutassi molti aspetti di questa figura. Ho scoperto quanto ogni bambino per loro sia unico e con esigenze diverse. Quando abbiamo fatto la scelta del nido mi piaceva soprattutto l’idea che Adele  interagisse con altre persone, ma non ragionavo su quanto, anche dall’altra parte, fosse importante instaurare una relazione di fiducia e di rispetto: immaginavo il nido “solo” come un luogo accogliente ed ho trovato molto di più. Ho imparato quanto, oltre ad essere un ambiente caldo e sicuro, siano fondamentali le persone che lo abitano: ho scoperto un impegno, una dolcezza ed un’attenzione particolare nei confronti non solo dei bambini, ma anche dei genitori. Adele è la nostra prima figlia e molto spesso di fronte alle difficoltà sono molti i dubbi che si hanno e trovo questo approccio di sostegno da parte delle educatrici davvero di supporto, perché mi è stato chiaro da subito che avrei potuto chiedere, confrontarmi e anche solo avere parole di conforto da parte di tutti. Trovo questa cosa davvero impagabile! Sapere di poter avere sempre le porte aperte nel rispondere ed aiutare da parte di persone preparate nel confrontarsi con bambini piccoli fa sentire anche noi genitori, in qualche modo, protetti. Noto quanto il benessere, non solo dei bambini, ma anche dei genitori qui valga davvero molto.Per quanto riguarda delle richieste particolari devo dire che vedo Adele sempre serena e felice e che prova già dell’affetto per le educatrici che la seguono e non credo di poter chiedere di meglio. Forse mi piacerebbe solo poter vedere qualche momento di Adele in video…..anche se le foto che vengono fatte vedere settimanalmente ci piacciono molto. Grazie.”


Continua…