A caccia dell’orso è un libro che ormai è diventato un classico della letteratura per l’infanzia.

A renderlo tale ha contribuito lo scrittore Michael Rosen che ha saputo reinterpretare, in  modo giocoso, una antica canzone popolare inglese; anche l’illustratrice Helen Oxenbury, grazie all’alternanza di pagine con colori acquerellati e in bianco e nero rende il racconto movimentato e carico di coinvolgimento emotivo.

È la storia avventurosa di una famiglia che va alla ricerca di un orso e, nonostante gli ostacoli che trovano sul loro cammino, decidono di proseguire fino alla fine, ma il finale sarà rocambolesco

Ci piace questo libro perché:

- si ritrovano parole onomatopeiche imitative dei rumori (splash, squelch, cric...);

- è un continuo incalzare di ritmo e suspense che tiene incollati i bambini al racconto fino all’ultima parola;

- si possono associare movimento del corpo alla tonalità della voce che cambia e si modula a seconda che ci si trovi di fronte espressioni impaurite, disgustate o di incredulità;

- è predominante il tema della famiglia: l’adulto è sempre in testa con il piccolo sulle spalle, trasmettendo un senso di protezione;

- si avverte lo spirito di gruppo perché procedono sempre tutti uniti;

- l’altra protagonista è la natura che si presenta sotto diversi aspetti e si propone con prove impegnative da affrontare;

- la ripetitività e la musicalità del testo facilitano il coinvolgimento emotivo dei bambini che vogliono imparare ad affrontare le loro paure;

- aiuta nella riflessione di non fermarsi di fronte agli ostacoli, ma di proseguire sempre e comunque dopo momenti di ansia e paura, il gruppo ritrova pace e serenità in un abbraccio comunitario.

Ascolta la lettura del libro con la partecipazione di Lara, Giorgia, Davide e Colin.