
01 March 2025
Mettiamoci in ascolto recensione del libro “Dolci parole” di Carl Norac, Claude K. Dubois
Quante volte temiamo di non essere ascoltati? Quante volte per timidezza o per un’ambiente che non favorisce il dialogo evitiamo di esternare sentimenti, pensieri, emozioni, sentendoci soli, tristi o arrabbiati? È proprio quello che succede alla protagonista di questo racconto: Lola vorrebbe esprimere le sue “dolci parole” ma “è troppo tardi, papà sta uscendo”, “la mamma è molto occupata”, “nell’autobus c'è troppo rumore” e così per proteggersi dalla paura di non essere ascoltata, si chiude in se stessa. Quando Lola si apre tutto cambia: un abbraccio abbatte quel muro invisibile fatto di silenzio e tristezza e consente loro di ristabilire un legame emotivo, basato su comprensione ed empatia reciproca. In un mondo frenetico che corre sempre tanto veloce, “Dolci parole” ci ricorda quindi l’importanza di rallentare il passo, di fermarci a condividere e ad accogliere le emozioni, i sentimenti, le opinioni altrui. Del resto, sentire è diverso da ascoltare: mettersi in ascolto dell’altro significa riaprire la porta del cuore. Significa comprendere e condividere. Le “dolci parole” che ascoltiamo o pronunciamo, infatti, ci fanno sentire accolti e amati, un bisogno di tutti e in particolare di bambini e bambine, che non hanno ancora gli strumenti per esprimere ciò che sentono. Ogni emozione è legittima: saperle riconoscere e gestire diventa la base di una comunicazione sana e autentica con l’altro. Il calore dell’accoglienza e della comprensione li sostiene e li accompagna a loro volta verso l’acquisizione della capacità di ascoltare e comprendere chi li circonda oltre che a conoscere più intimamente se stessi. Tuttavia, il silenzio non è la soluzione: non conforta, ferisce. A volte diventa così assordante da trasformarsi in un muro, una barriera invisibile che invece di proteggerci non fa altro che renderci vulnerabili e arrabbiati, allontanandoci da chi ci ama. In questa storia però, la mamma e il papà di Lola ad un certo punto si fermano e osservano. Così riescono a capire che qualcosa la turba e con dolcezza la aiutano ad esprimere ciò che sente.
E adesso, mettiamoci in ascolto. Buona lettura con le “Dolci parole”