26 febbraio 2019

Crescere è un esercizio di coraggio

Crescere è un continuo esercizio di coraggio. E il coraggio è affrontare la paura. La paura è un sentimento sano, buono e giusto, che ci fa riconoscere o immaginare i pericoli,che ci fa pensare alle conseguenze delle nostre azioni, che ci allerta prima di agire, o che addirittura frena il nostro agire. La paura si nutre della nostra immaginazione e della nostra memoria in un modo potentissimo.

Allo stesso tempo alimenta l’immaginazione e la memoria. La paura amplifica i sensi, tutti e cinque, anche il sesto.

Una tipica paura dei bambini intorno al primo anno di vita è sicuramente quella dell’estraneo in quanto il bambino inizia a differenziarsi dall’altro, riesce a distinguere le figure parentali o quelle di riferimento rispetto agli sconosciuti.*

Che si conosca perfettamente, oppure no, il pericolo che corriamo, in entrambi i casi la paura ci fa cogliere che un pericolo esiste.

Per un bambino questa facoltà di riconoscere il pericolo è legata moltissimo alla sua scarsa esperienza: la sua immaginazione è fortemente associata al presente, alle sue percezionifisiche.

Non può sapere che la lama di un coltello sia pericolosa, allo stesso tempo se non vede più i genitori, non sente le loro voci, potrebbe pensare che sia stato abbandonato.

E l’incontro con lo sconosciuto può far paura.

Perché l’altro è in sé portatore di mistero.

Il mistero può contenere bellezza oppure può contenere pericolo.

Educare i bambini e le bambinea fidarsi (oppure no) degli altri significa dare loro strumenti di conoscenza,di dialogo, di intermediazione.

Educare i bambini e le bambine ad affrontare il “mistero” che ogni altro porta con sé significa essere adulti che provano paura e che sanno esercitare il coraggio.Un altro aspetto molto importante è imparare ad esplicitare, raccontare, verbalizzare le proprie paure.

Per questo è fondamentale mostrare empatia verso le paure dei bambini, anche se irrealistiche, perché un giorno potrebbero avere paura di qualcosa di più reale che non sono in grado di comunicare a voce. Se la tendenza è quella di liquidare i loro timori perché ci sembrano banali, non saranno propensi a condividere quelli più profondi.*

*Cit da Articolo web State of mind

Di seguito qualche consiglio bibliografico diviso per fasce d'età per affrontare questo tema con i bambini e le bambine. 

PICCOLA BIBLIOGRAFIA PER BAMBINI E BAMBINE 2/6 ANNI:

Ramadier, Bourgeau

Il libro che ha paura

Burfoot

Ballando con il buio

Sanna

Io e la mia paura

Bradbury, Ray


 

Accendi la notte

Gemert Gerard

Una partita da paura

Frandino Barbara

Che paura! guida per fabbricare coraggio e affrontare ogni mostro

Pfister Marcus

Arcobaleno trema di paura

Ledan Perrine

Lison ha paura

Frasca, Simone

Bruno lo zozzo in ospedale

Mundy, Michealene

Che paura! Un libro per superarla

Zilo, Roberta

Chi ha paura del buio?

Thomson, Bryony

Dora e il mostro dell'armadio

Waddell, Martin

I tre piccoli gufi

Snicket, Lemony

Il buio

Ramadier, Cedric

Il libro che ha paura

De Pennart, Geoffrey

Il lupo è ritornato

Horàcek, Petr

Il topino che non aveva paura

Van Hest, Pimm

Immagina....la guerra

De Monfreid, Dorothée

In una notte nera

Vago, Maria

La gara di paura

Ramos, Mario

La paura del mostro

Chien Chow Chine, Aurelié

Le emozioni di Banù: ho paura

Solotareff, Grégoire

Lulù

Dodd, Emma

Mi sembra di vedere un dinosauro

Sillani, Febe

Mostri, che paura!

Sillani, Febe

Mostri, tutti a scuola!

Kato, Yukiko

Nell'erba

Haughton, Chris

Oh, Oh!

Lodi, Mario

Paura della notte

Bently, Peter

Re Valdo e il drago

Serrelli, Silvia

Tea: e se non ci riesco?

Fardell, John

Ti mangio!

Van Zeveren, Michel

Tre piccoli gorilla coraggiosi

Yoon, Salina

Una notte tempestosa

Taylor, Sean

Voglio entrare in una storia di paura

Codignola Nicoletta

Che paura la paura

Alborozo Gabriel

Una lucciola per lanterna

MacDonald, Alan

Che paura , budino!

 

 

Per i più grandi (6/10 ANNI): CONSIGLI DI LETTURA

Io e la mia paura, Carlotta Sanna
 

(IO E LA MIA PAURA, SANNA,EMME ED., 2018)