02 January 2025
Recensione del libro “Educare con la Comunicazione Nonviolenta” di Marshall B. Rosemberg
Quando una comunicazione può ritenersi efficace? E che cosa possiamo fare per assicurarci che le strategie adottate per metterla in pratica diventino parte integrante del bagaglio relazionale nostro e dei nostri figli e figlie? Secondo Marshall B. Rosemberg, autore e promotore della Comunicazione Nonviolenta, è necessario innanzitutto ripartire dalle fondamenta, abituandosi a riconoscere quei meccanismi disfunzionali che spesso sono alla base delle nostre interazioni; infatti, solo decostruendo modalità comunicative basate su concetti quali punizione, premio, senso di colpa, vergogna, senso del dovere è possibile fare spazio ad una comprensione empatica di ciò che realmente muove i nostri atteggiamenti e quelli altrui. Perché “a volte proprio nel momento in cui le persone hanno maggiormente bisogno di comprensione, comunicano in un modo che rende difficile dare loro quello di cui hanno bisogno”. Ciò è tanto più vero quando di fronte a noi si trovano un bambino o una bambina, con competenze relazionali ancora in formazione che necessitano un accompagnamento da parte di un adulto per loro significativo: egli sarà non solo il loro modello di riferimento, osservato e inevitabilmente imitato, ma anche l’interprete dei loro messaggi, con il compito non indifferente di restituirglieli tradotti in una forma a loro più comprensibile e “digeribile”. In “Educare con la Comunicazione Nonviolenta”, Rosemberg ci aiuta a fare un po’ di esercizio in questa direzione, e lo fa trascrivendo una conferenza da lui tenuta a Reggio Emilia. In quella sede Rosemberg presenta il suo metodo comunicativo in maniera molto concreta, portando letteralmente in scena sotto forma di marionette due personaggi a lui cari, due animali che per le loro caratteristiche metaforiche rappresentano due tipologie di linguaggio molto differenti: lo sciacallo, il cui ululato è di gran lunga la modalità di approccio più diffusa tra le persone ed è responsabile della maggior parte delle incomprensioni, e la giraffa, che al contrario utilizza quel “linguaggio del cuore” di cui la CNV vuole farsi portavoce partendo dall’assunto che le persone “provano piacere nel donare”. In pratica, sostiene Rosemberg, quando ci troviamo di fronte a una persona e avviamo un confronto con lei possiamo lasciar parlare il nostro sciacallo, rimanendo imbrigliati nei meccanismi di una diagnosi critica che avanza pretese e alimenta i pregiudizi, oppure fare spazio alla “danza” della giraffa, che dall’alto osserva ma non giudica, limitandosi a fare una descrizione onesta di ciò che sente e di ciò di cui avrebbe bisogno. L’ululato dello sciacallo “è un modo molto pericoloso di pensare ed è alla base del razzismo, del sessismo e di altre forme pericolose di pensiero che si originano quando le persone non sono capaci di separare l'osservazione dal giudizio, non riescono a vedere il fatto separato dall’interpretazione e mescolano le due cose insieme”. Certo, passare dallo sciacallo alla giraffa, disabituandoci a modalità comunicative così radicate dentro di noi, non è facile né immediato. Nel corso della conferenza Rosemberg invita più volte gli astanti ad intervenire e a mettersi alla prova in prima persona condividendo esperienze relazionali reali e soluzioni più o meno efficaci. Suo obiettivo è riuscire a dimostrare come sforzandosi di indossare le orecchie giraffa, cioè spostando l'attenzione dalla diagnosi sull’altro ai bisogni umani, le persone possano prima di tutto diventare consapevoli di ciò che davvero li muove, e poi esprimerlo con chiarezza attraverso una richiesta rispettosa e molto concreta: “Mi sento… perché ho bisogno di…, e quindi vorrei che tu…”. Mettere l’accento sul fatto che il mio messaggio è la pura e semplice espressione di un sentimento e del bisogno che ne scaturisce apre le porte a una relazione basata sulla fiducia reciproca, perché mi predispone a percepire in maniera empatica anche i sentimenti e i bisogni dell’altro; “perché, sulla base del bisogno, vediamo la nostra comune natura”. In positivo ciò si traduce in atteggiamenti costruttivi e auto-realizzanti, permeati dal piacere di agire nel rispetto dei bisogni fondamentali delle persone, che dunque appaiono in stretta connessione emotiva tra loro: sto bene mentre ti faccio stare bene, in maniera totalmente disinteressata. Concludendo, appare chiaro come la CNV non sia una mera tecnica comunicativa, ma una vera e propria scelta esistenziale di rinuncia al cambiamento del comportamento dell’altro attraverso strategie disumanizzanti che impediscono la cooperazione: punire, premiare, far sentire in colpa, indurre un sentimento di vergogna in chi abbiamo di fronte o agire per puro senso del dovere sancisce una frattura che allontana dal piacere di donare benessere a sé e agli altri. Al contrario, attraverso la CNV possiamo dimostrare all’altro che siamo realmente “interessati al suo bisogno” tanto quanto lo siamo al nostro, e che vorremmo riuscire a soddisfarli “contemporaneamente”. E quando l’altro - adulto o bambino - fatica a fidarsi e risponde ululando? Noi possiamo continuare ad indossare le nostre orecchie giraffa per rimanere in ascolto dei sentimenti e dei bisogni di ciascuno; “anche se non indoviniamo perfettamente il bisogno dell'altra persona, la qualità della nostra presenza permetterà all'altra persona di sentire profondamente in se stessa[...]”, perché saremo collegate “a livello della nostra comune umanità”. “Prima di educare, io consiglio di dare empatia; più vogliamo essere efficaci nella nostra azione di insegnanti e di educatori, più mostriamo una rispettosa comprensione verso l'altro”. E qui Rosemberg ci ricorda come ciò valga anche quando vogliamo esprimere apprezzamento o gratitudine per ciò che l’altro ci ha donato: il linguaggio del cuore parla senza moralismi, abbandona le logiche del merito e si concentra sulla bellezza data dall'arricchimento reciproco. Pertanto… vi siamo grati per l'attenzione con cui avete letto questo articolo perché risponde al nostro bisogno di sentirci in contatto con voi!
---