12 dicembre 2022

Sempre attorno ad Alice....

Abbiamo chiesto a Clelia (cfr. precedente articolo QUI) di continuare a parlarci di storie....Ecco a voi il secondo contributo/intervista che ci ha donato....

“Non è sufficiente godere della bellezza di un giardino? Che bisogno c'è di credere che nasconda delle fate?” Douglas Adams

Nel 1920 a Cottingley due bambine, Elsa Wright e Frances Griffiths non solo affermano l’esistenza delle fate, ma la dimostrano fotografandole. Solo in seguito si scopre che le foto sono dei falsi, non prima però di aver ammaliato e incuriosito mezzo mondo.

Le fate di Cottingley, i Changeling, gli gnomi, la Baba Jaga, i fantasmi, gli spiriti. Esseri fatati o mostri che ci aspettano nel buio del bosco o in mezzo alla nebbia, in oscure giornate autunnali. L’uomo non si è mai accontentato della realtà, ha sempre avuto il bisogno di spingersi oltre l’arcobaleno, alla ricerca di un altro mondo. Quel mondo che non può vedere. Bambini (e gatti) a parte.

E così ha inventato storie e miti, per spiegare le ombre che la luce non è in grado di dissipare. Io credo che a questo servano i libri, sono bisbigli che ci invitano a credere che là fuori c’è molto di più di quello che noi possiamo vedere o che la nostra logica può spiegare. La lettura ci permette di rincorrere quelle figure magiche che delle mani abili hanno descritto su carta. È una trasmutazione. Nelle pagine di un libro possiamo essere ciò che non siamo, ciò che non potremmo mai essere. Prendere il tè con il Cappellaio Matto, ascoltare i saggi consigli di Gandalf, scoprire la cupa umanità di Piton nelle sue ultime lacrime, aiutare sette amici a uccidere una creatura mostruosa che si annida sotto Derry. La fantasia ha ragione: la magia esiste.

Questo i bambini lo sanno bene, sono i grandi che centimetro dopo centimetro se lo sono dimenticati. Per questo i libri sono il regalo più prezioso che possiamo fargli, perché coltivano la loro immaginazione. E non c’è nulla di più potente.

“E a te cosa piace?” “A me piace tutto ciò che non esiste”[Conversazione con una bambina di 5 anni]

Se vuoi sapere di più delle storie scritte da Clelia clicca QUI.