05 febbraio 2015

Che rabbia!

Cari mamme e papà, a chi non è mai successo di assistere a vere e proprie esplosioni di rabbia dei nostri bambini? La rabbia eppure è un’emozione legittima e sana, come possiamo aiutarli a gestirla? Tutti quanti ci arrabbiamo a volte e anche per i bambini è importante poter riconoscere ed esprimere questa emozione!

La rabbia fa parte dei momenti di crescita.. ci sono delle fasi evolutive costellate da reazioni colleriche. Intorno ai 2 anni inizia ad emergere il carattere del bambino, si fa forte la sua voglia di autonomia, di fare da sé: scontrarsi con i limiti e le regole dei genitori che (giustamente!) tutelano la sua sicurezza è molto frustrante e… fa arrabbiare!

I piccoli e le piccole, vittime di frustrazioni, spesso provano collera e ostilità verso le persone più amate e talvolta questa emozione così forte esplode incontrollata con modalità aggressive: urla, pianti, calci pugni, morsi, lancio di oggetti… La rabbia dilaga ed i primi ad esserne spaventati e sopraffatti sono proprio i bambini.

Col tempo, l’esperienza e l’acquisizione di competenze legate alla sfera cognitiva e del linguaggio, queste reazioni, tipiche dell’età prescolare, diventano gradualmente meno violente e frequenti perché i bambini imparano a gestire la rabbia e a sfogarla in altro modo, magari “dicendolo con la voce” o attraverso il gioco, utilizzando gli oggetti che hanno a disposizione per esprimere il loro stato d’animo. In questo percorso l’aiuto di mamma e papà è fondamentale: come aiutarli a gestire la rabbia in modo costruttivo?

Teniamo presente che durante queste “crisi” di rabbia i bambini sono la prima vittima di se stessi, perché sono travolti da questa emozione forte che non sanno gestire e verbalizzare. E’ molto importante allora in queste circostanze sentire che mamma e papà sono sicuri, che non ne sono sopraffatti.

Durante lo scoppio di rabbia il bambino non è in grado di ascoltare spiegazioni o assimilare grandi discorsi. I genitori possono comunicare molto con il tono di voce, l’espressione del viso e con un atteggiamento di calma, vicinanza e contenimento fisico per impedire che il bambino faccia male a sé o ad altri, oppure che distrugga cose. Solo quando la tempesta sarà passata può essere davvero utile ripercorrere insieme a lui cosa è successo: aiutiamo il bambino a dare il nome a questa emozione, è importante che sappia che è RABBIA, che a tutti capita di sentirsi arrabbiati e che è bene esprimerla.

Suggeriamogli delle modalità più costruttive per sfogarla: “Puoi piangere, puoi urlare, puoi dire che sei arrabbiato, puoi mordere questo pupazzo…”. E’ utile tener presente che a volte i bambini possono sentirsi in colpa o cattivi: cari mamme e papà rincuoriamoli sempre sul nostro amore incondizionato a parole o con un abbraccio! E’ un’ottima idea anche dare loro la possibilità di “riparare” a gesti e atti distruttivi: chiedere scusa o far sistemare gli oggetti lanciati li farà sentire meglio. Non fatevi intimorire e abbiate fiducia nei vostri bambini: col vostro aiuto impareranno a gestire la rabbia. E’ importante porre e mantenere limiti e regole, meglio se pochi ma ben chiari e coerenti; sicuramente ciò causerà frustrazione ai bambini, ma fa parte della vita: impareranno a vincerla.

Andranno su tutte le furie e protesteranno davanti a un no? Può darsi, ma li farà anche sentire sicuri,contenuti e amati. Che fare dunque? Armatevi di pazienza, fermezza, sicurezza, amore, determinazione, calma.. contate fino a 10 se vi può servire, ogni tanto staccate la spina per ricaricarvi: questi gli ingredienti principali, le dosi però sperimentatele voi… ogni figlio è unico e la ricetta va “cucinata” a misura di famiglia!

Ricordatevi che se state attraversando un momento di fatica potete rivolgervi al nostro servizio di Consulenza Genitori del Centro Famiglia che può sostenervi.