29 gennaio 2015

Insegnamo loro a difendersi

Cari mamme e papà, vorremmo un mondo meraviglioso per crescere i nostri bambini… senza insidie, senza minacce, ne pericoli. Purtroppo non è così: streghe e lupi cattivi non sono presenti solo nelle favole ma anche nella realtà. Si può affrontare il delicato tema degli abusi con i bambini già nell’età della scuola dell’infanzia?

Come dice la strega Malefica nel film “Maleficent”: “il male è di questo mondo”… Iniziare a fornire ai nostri bambini strumenti utili per imparare a difendersi è possibile, fin da piccoli. E’ difficile credere che i nostri piccini così ingenui, fragili e vulnerabili possano gradualmente sviluppare delle abilità importanti per tutelarsi, ma è così: con l’aiuto di mamma e papà! Come possiamo proteggerli senza spaventarli e senza minare la loro fiducia nel mondo? 

Cominciamo con l’insegnare loro che il proprio corpo è prezioso, che è importante e che va rispettato. Il corpo è sacro, ne si deve avere cura, va protetto! Questo messaggio così importante passa semplicemente dai piccoli gesti quotidiani: come per esempio curare la propria igiene personale, non spingere o picchiare, non obbligare ad abbracci e baci forzati…  “Posso coccolarti?” Chiediamolo ai nostri figli! Lasciamogli la facoltà di esprimere la loro scelta in quel momento: facciamoli sentire liberi di dirci di Si oppure di NO… facciamogli capire che il loro corpo è solo loro!

Solo rispettandoli noi per primi, insegneremo il rispetto: non solo per il proprio corpo, ma anche per quello degli altri! Naturalmente ciò non è facile perché, se da un lato è giusto che i bambini possano esprimere cosa piace e cosa non piace, dall’altra parte i genitori dovranno imporre dei confini e delle regole di comportamento indispensabili per la loro educazione.  Con l’aiuto di mamma e papà gradualmente ogni bambino potrà interiorizzare quali sono le situazioni  in cui poter dire SI o NO (per esempio davanti ad una carezza o ad un comportamento aggressivo) e altre situazioni non piacevoli ma necessarie (come ad esempio una vaccinazione).

Aiutiamoli durante la crescita a discriminare ciò che piace da ciò che non piace, un comportamento giusto da uno sbagliato, una situazione positiva da una negativa. I bambini spesso partono dal presupposto che chi è più grande ha sempre ragione… ma non di tutti ci si può fidare, non a tutti ci si può affidare… è bene che lo sappiano!

Spieghiamo bene ai nostri bambini che il loro corpo, proprio perché così prezioso, può essere toccato solo da precise persone. Diciamogli da chi, in che modo e perché può essere toccato: il papà e la mamma per coccolare o per accudirlo, il dottore per visitarlo se sta male, oppure chi se ne prende cura (ma i genitori devono sempre esserne al corrente). Per quanto riguarda le parti intime coperte dalle mutandine insegnamo loro che sono solo del bambino e non devono essere toccate da nessuno: questo non perché siano brutte o sporche ma perché sono intime e delicate. Insegnamogli a prendersene cura in modo autonomo!

Ogni bimbo deve sapere che se qualcuno gli fa male o lo tocca in modo sgradevole può e deve dire no e poi raccontarlo ai propri genitori.

Ecco perché è importante che i bambini fin da piccoli si sentano autorizzati ad esprimere le loro emozioni, le loro intuizioni, i loro rifiuti: ciò che piace e che non piace. Perciò è bene che i genitori creino e coltivino, sin dalla tenera età dei propri figli, un canale di comunicazione sempre aperto che permetta al bambino di raccontarsi: questo perché sa di essere amato, perché sa di essere accolto, perché sa che a mamma e papà interessa, perché si sente ascoltato, perché non ha paura di essere giudicato!

Ascoltiamoli dunque, osserviamoli, dedichiamogli sempre tempo con il nostro amore attento e vigile… e fidiamoci di loro, delle loro emozioni, del loro istinto. Non cataloghiamo subito in modo sbrigativo tutto all’interno della voce “capriccio”, ma poniamoci con attenzione di fronte a loro, cercando di cogliere tutti i segnali.

Cari mamme e papà, per concludere, vi suggeriamo un testo che ci ha ispirato questo articolo, è un libretto da leggere insieme ai vostri bambini:

“Mi piace, non mi piace” di Roberta Giommi e Roberto Luciani, Ed. Giunti 2001.