21 novembre 2014
Regole e limiti
Genitori ed educatori spesso si interrogano su come fare a farsi obbedire dai propri bambini.
Vanno bene i castighi? E’ giusto mandarli a riflettere nell’altra stanza? Quando è giusto da parte degli adulti pretendere e quando invece vale la pena di mollare? Porre di limiti aiuta un bambino a crescere, oppure rischia di bloccarlo?
Sono queste le domande più frequenti, quelle che incidono più fortemente nella gestione quotidiana dei rapporti in famiglia e fuori.
Può essere opportuno a questo punto riflettere sul significato di regole e limiti: i bambini e le bambine, venendo al mondo entrano a far parte di una comunità composta da altri adulti e altri bambini… questa comunità è la famiglia, ne fanno parte i nonni e poi, se ci sono, anche gli zii e cugini, ma a questi si aggiungono, via via che il bambino cresce, anche gli amici di famiglia, gli educatori, gli insegnanti e ovviamente il gruppo di compagni della stessa età.Le regole sono un segno di appartenenza, seguendo certe regole piuttosto che altre si dichiara di voler far parte, si accetta di diventare un individuo sociale, si sperimenta il piacere del rapporto con glia altri, si vince la solitudine e si impara a mediare.
I genitori hanno quindi il compito di introdurre il bambino in questa comunità, di insegnagli come si fa a desiderare di farne parte: prima o poi ne diventano capaci.
Il compito è difficile perché i bambini sono egocentrici, seguono il loro principio di piacere, non hanno fretta, desiderano crescere, vogliono fare ciò che sentono che piace ai loro genitori; gli adulti devono fidarsi che questo non solo è possibile ma è anche ciò che il bambini sono programmati a fare.
I limiti invece sono i confini entro cui deve essere contenuto il comportamento di ciascuno, anche degli adulti, per consentire a tutti di sentirsi al sicuro, ma anche accolti e rispettati.
Educare vuol dire creare armonia fra i bisogni dei piccoli e dei grandi senza prevaricazioni, senza umiliazioni senza troppe imposizioni ma con flessibilità e tolleranza.
Come sempre l’invito e di incontrarsi per parlarne insieme.
Dot.ssa Marta Mauri, Psicologa e Psicoterapeuta, Collaboratrice del Centro Famiglia