30 June 2025

Rusio e la Valle dei Mulini: una gita estiva

Rusio è un piccolo borgo agricolo, frazione di Castione della Presolana, località delle Prealpi Orobie. Il luogo rappresenta un esempio di architettura contadina e richiama le caratteristiche delle contrade dei vecchi tempi. L’antico nucleo è caratterizzato da case rurali in pietra e legno strette tra loro, collegate da viottoli in ciottolato, che si snodano partendo dalla chiesetta di San Giacomo risalente al Quattrocento, restaurata e ritoccata più volte nel corso del tempo. All’esterno nella lunetta sopra il portale è raffigurato il Santo cui è dedicata, mentre all’interno l’altare ligneo presente è attribuito alla scuola del Fantoni. Poco dopo la chiesetta vi è una piccola piazza in cui si trova il vecchio lavatoio e in cui anticamente si commerciavano il latte, il grano e la farina. Da qui si diramano una serie di viuzze ricoperte di ciottoli di fiume che a nord conducono verso la frazione di Bratto e Dorga, a sud verso la Valle dei Mulini e la chiesetta di San Peder.

I percorsi si differenziano per grado di difficoltà: vi è la possibilità di passeggiare per le stradine e di fermarsi a fare picnic lungo il greto del ruscello, di risalire nel bosco oppure di compiere passeggiate più impegnative.

Scendendo dal centro del borgo verso il ponticello e il ruscello, sulla sinistra, vi è un ampio parco pubblico dove è possibile sostare. Proseguendo si trovano due sentieri, uno che segue il greto sulla sinistra e l’altro sulla destra. In questa zona ampia l’acqua scorre e i bambini si divertono ad attraversare da un lato all’altro, a spostare i sassi e a costruire dighe, a saltare nelle pozzanghere che si creano. È quindi consigliabile avere un cambio, degli stivaletti ed asciugamani a disposizione. 

Per i più piccoli è un’avventura percorrere i sentieri che si inoltrano nella Valle dei Mulini: vi sono ponticelli in legno per attraversare, sassi su cui stare in equilibrio e poter guadare il ruscello, un ponte in pietra.

Il percorso si snoda nella Valle dei Mulini, attraverso un canyon con ponticelli di legno e passerelle. È un'escursione adatta a tutti, soprattutto la parte iniziale e permette di ammirare le marmitte dei giganti e la flora locale. Le "Marmitte dei Giganti", dette anche Marmitte del Diavolo, sono delle profonde cavità o pozzi naturali scavati nella roccia dall'azione erosiva dell'acqua, tipicamente in zone un tempo coperte da ghiacciai. L'erosione è causata dal movimento vorticoso di acqua e detriti, che leviga e modella la roccia. Queste formazioni geologiche sono state spesso oggetto di leggende e racconti popolari, che le associano a giganti o diavoli intenti a cucinare in enormi pentole.

La Valle dei Mulini è stata sede di insediamenti umani sin dall’era preistorica, come testimonia la scoperta in loco di una sepoltura datata terzo millennio a.C. La valle deve il suo nome alla presenza di numerosi mulini che sfruttavano la forza delle acque del ruscello per azionare i macchinari delle macine. Vicino al centro di Castione è rimasto un mulino che fino a poco tempo fa era visitabile anche all’interno. A seconda dell’ora del giorno in cui la si attraversa i raggi di sole filtrano in modo diverso attraverso la fitta boscaglia, creando giochi di luce particolari. La zona rimane fresca anche in estate e lo scorrere dell’acqua nel ruscello accompagna e rilassa.

Sono presenti quattro falesie, pareti rocciose, ripide e verticali, che si prestano all'arrampicata sportiva; sono aree attrezzate, ma naturali, dove gli arrampicatori possono praticare questa disciplina su vie pre-attrezzate con spit e soste.

In cima alla falesia più grande si trova la chiesetta di San Peder. Questa è raggiungibile anche a piedi partendo dal ponte al centro di Rusio. La cartellonistica indica la via da percorrere. Da qui partono camminate anche impegnative come quella che conduce al rifugio Rino Olmo. La chiesetta di San Peder (Pietro) è considerata la chiesa più antica del territorio. A pianta rettangolare, è affrescata con dipinti datati intorno al 1580 e restaurati negli anni ’70. Da un lato la vista si apre sulla Presolana, dall’altro sul paese di Castione. La mulattiera che porta alla chiesetta ha un dislivello di circa 230 metri e a tratti è ripida, il percorso andata e ritorno è di circa 4 km ed il tempo di percorrenza complessivo è di circa due ore.

COME ARRIVARCI?

Percorrere la strada statale della Val Seriana e seguire, prima, le indicazioni per Clusone e, poi, quelle per Castione della Presolana. U

na volta arrivati nel centro del paese di Castione, appena dopo il Comune, svoltare a sinistra e procedere seguendo le indicazioni per Rusio.
Dopo circa 100 metri troverete un parcheggio (di fronte ad una falegnameria) dove è possibile lasciare la macchina e proseguire a piedi. Proseguendo verso il borgo si trova un parcheggio a pagamento sulla destra, durante la stagione estiva è spesso al completo. All’altezza del ponte prendere la vicina mulattiera sul lato sinistro del ruscello seguendo i cartelli che indicano per località Priona – sentiero CAI n°317 fino ad un bivio che sulla dx porta a San Peder.

Ovviamente l’attenzione è d’obbligo, ma con il giusto equipaggiamento è possibile vivere il gioco e il rischio, che ne derivano. In questo contesto i bambini e le bambine possono fare esperienza delle loro competenze ed abilità rispetto al mondo esterno, confrontarsi e misurarsi con gradualità con limiti e possibilità. Il rischio è un elemento che appartiene ad ogni ambito della vita e affrontato consente al bambino di fare scelte competenti e responsabili.

Dare spazio all’innato desiderio di esplorazione di bambine e bambini consente loro di diventare consapevoli di ciò che sanno e possono fare: l’opportunità di misurarsi con il limite, di fare esperienza di soluzioni e tentativi differenti diventa possibilità di costruire una buona autonomia ed autostima. I bambini abituati a confrontarsi con i rischi connessi al naturale sviluppo sono più competenti nel valutare la situazione, nel distinguere i pericoli reali da quelli immaginari e, di conseguenza, nell’attuare spontaneamente e autonomamente strategie personali di “messa in sicurezza”.

Un bambino che sperimenta il libero movimento nello spazio, l’arrampicarsi, l’equilibrio su terreni non lineari potrà apprendere come muoversi in sicurezza in situazioni di reale pericolo, poiché capace di distinguere tra diverse altezze e pendenze ad esempio. Gli attraversamenti su pietra, i ponticelli stretti, il sentiero in pendenza diventano contenitore entro cui fare esperienza della realtà e del rischio, in cui l’adulto vigila ed accompagna il fare dei più piccoli.

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EDUBLOG racconta scelte, esperienze, proposte pedagogiche, dedicate alle famiglie con bambini e bambine da 0 a 11 anni, dei Servizi Educativi del Comune di Bergamo.

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Crediti immagini
Immagine 1 e copertina Visit Presolana Borgo di Riuso (www.
valseriana.eu)
Immagine 3 Imagine Mulino Bianco (www.italia.it/it/lombardia/lecco/valle-dei-mulini)