18 ottobre 2018
Ambientamento al nido
Ambientamento è prendere posto in uno spazio accogliente ed ospitale; è trovare il giusto incastro nella fitta rete di possibilità che le relazioni presentano; è prendere misura e misurare le proprie forze e trovare il giusto equilibrio tra lo spaesamento del nuovo e la garanzia del già conosciuto. (da Questo bimbo a chi lo do, Serena Gaiani, San Paolo Ed., 2006)
Quanto è difficile essere genitori oggi e per di più genitori alle prese con le grandi sfide che comporta crescere un bambino o una bambina.....I genitori sanno che non possono assolvere in modo esclusivo li compito di cura e di educazione dei/delle propri/e figli/e. Infatti, attorno a loro ci sono altri adulti: i nonni,le nonne, le baby sitter o gli educatori/trici dei Nidi d’infanzia.
I genitori scoprono che non sono soli nell’’affrontare il compito di accompagnamento e che possono scegliere tra una molteplicità di strade …Quale sia la strada da scegliere la possono sapere solo loro, poiché la scelta migliore in assoluto non esiste, così come non c’è quella da evitare a tutti i costi. Questa consapevolezza rassicura , perché la responsabilità è condivisa…
Ecco allora le domande... A chi affidare il proprio bambino o la propria bambina? A chi rivolgersi per la cura e la crescita del/della proprio/a bimbo/a?…
È arrivato il primo giorno di nido… ci siamo… pronti? Via!
Per Matteo e Giulia, papà e mamma di Sara è giunto il momento di decidere: il nido per la loro piccola di 5 mesi è la scelta che più li rassicura .
L’iscrizione , la lista d’attesa e poi ecco la tanto attesa risposta: Sara è stata accettata al nido.
La loro piccolina entrerà per la prima volta in una struttura ,in mezzo ad altri bambini e bambine e con altri adulti…. Affrontare il distacco fa parte della naturalità della vita ed è uno dei primi processi di sviluppo che interessa genitori e bambini/e…Quante emozioni si scatenano al momento di varcare la soglia ….Possiamo provare ad immedesimarci e riconoscerci nelle diverse situazioni … nelle diverse emozioni…Questa la storia di Sara…della sua mamma , del suo papà e di Marta, l’educatrice del nido a cui verrà affidata …
Come sappiamo, l’ambientamento è un momento molto delicato tanto per i piccoli/le che entrano al Nido.
Ma anche per i loro genitori, il racconto di due papà ci passano queste emozioni e ci regalano il loro vissuto intenso ed emozionante….
Aver avuto il privilegio di prendere parte all’ambientamento di mia figlia è stata una delle esperienze che potessi mai vivere. Tutti i dubbi che si possono avere nel separarsi dal proprio figlio piccolo per affidarlo a qualcun altro spariscono non appena si entra a far parte di questo meraviglioso ambiente che ti fa sentire a casa tua.Ricordo con estremo piacere le mattine in cui Mia imparava a relazionarsi con le educatrici e gli altri bambini ed a conoscere gli oggetti e gli spazi al’interno del nido, mentre noi genitori eravamo impegnati in divertenti e preziosi lavori ma soprattutto gustose pause con te e biscotti. È stata un esperienza così bella tanto che ne ho sentito la mancanza appena si è conclusa.(Il papà di Mia)
Quando ho iniziato questa avventura ero agitato come il primo giorno di scuola, non sapevo bene cosa fare dove stare, cosa dire, poi le cose come per magia si sono sistemate da sole. Il mio bambino conosceva nuove persone e sorrideva quando arrivavamo mi faceva stare bene. Si muoveva nella stanza e ogni tanto tornava per farmi vedere dei giochi. Io piano piano ho capito come era l’organizzazione della giornata ho scoperto giochi e materiali completamente nuovi rispetto a quello che proponevamo a casa e ogni cosa aveva il suo posto. Mi immaginavo molto più rumore invece i bambini si concentravano e trovavano nell’educatrice sempre un sorriso e una parola di incoraggiamento. Quando ho salutato il mio bambino per la prima volta mi sono sentito tranquillo e poter stare comunque all’interno del nido mi faceva stare bene.Quando alla sera raccontavo tutto a mia moglie sapevo che non poteva capire fino in fondo quello che io stavo vivendo, sono emozioni che mi porterò dentro per sempre, perché forse per la prima volta, era una cosa solo nostra.(Il papà di Alberto)
Leggi anche:
Costruire nuove strategie e nuove alleanze con le famiglie